Il viaggio verso Agartha


agartha

Makoto Shinkai è un autore nel senso stretto della parola, fa tutto lui: scrive, monta, produce e dirige; proprio come il suo idolo e punto di riferimento Hayao Miyazaki.

Ne’ Il viaggio verso Agartha, Shinkai reinterpreta in chiave esistenziale il mito dell’Agartha, secondo il quale, nel sottosuolo vivrebbe una avanzatissima civiltà in grado, addirittura, di resuscitare i defunti. Il tema è quello dell’elaborazione del lutto e della sua accettazione.

Come in tutte le opere di questo autore,  anche qui non c’è un vero e proprio stacco tra forma e contenuto e si rimane abbagliati dalla bellezza dei fondali e dalla perfezione delle architetture.

Nonostante una prima metà particolarmente lenta, il film diventa molto piacevole nella seconda, riuscendo a coinvolgere grazie anche a personaggi ottimamente caratterizzati.

I risultato finale è un buonissimo prodotto, pieno di senso, da vedere almeno un paio di volte per apprezzarlo completamente.

1 Commento (+aggiungi il tuo?)

  1. francesco
    Set 02, 2013 @ 09:35:52

    Il film è stupendo, il problema è che il doppiaggio italiano è veramente penoso. Per evitare di rovinarmi il piacere di seguire come si deve l’anime ho subito cercato la versione audio jap fansubbata che è fantastica. Sappiamo bene quanta cura mettano i nipponici nella scelta delle voci dei personaggi, al punto che i migliori doppiatori raggiungono notorietà degne dei più grandi attori giapponesi. Teniamo anche conto che spesso i fansub usano gente molto esperta che spiega i sottili giochi di parole permessi dalle permutazioni dei kanji o dalla duplice lettura cinese-giapponese di essi (in genere in alto sul video, mentre in basso passano i sottotitoli). Sono storici i giochi di parole con i kanji che indicano “matrimonio” relativi alla Mizukage in Naruto shippuuden. La doppiatrce di Naruto (sì, è una donna) è la straordinaria Junko Takeuchi ( ha doppiato anche Gon di Hunter x Hunter) e gode di una popolarità enorme.

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